La proposta di Siracusa 2000. Intitoliamo il piazzale di Torre Zeta ad Armando Greco

Alle ore 16.30 del 26 giugno di sette anni fa tornava alla casa del Padre, Armando Greco, giornalista, poeta e conduttore radiotelevisivo. Classe 1942, era nato il 27 gennaio,  Armando Greco è stato il fondatore del settimanale d’inchiesta “L’Eco di Sicilia”, ideatore del premio letterario “Carlo Capodieci” e fondatore di Radio Siracusa International dove,  insieme a Zabo e Ida, inventò  programmi di intrattenimento destinati a diventare cult, come “Zaratustra” (in onda dalle 13 alle 16 ) e “Il giocone” (in notturna dalle 22 alle 01),  capaci di inchiodare davanti alla radio migliaia di ascoltatori. Dietro quel modo di apparire forse un po’ giocherellone, di Armando Greco, “il re dei pagliacci” come egli stesso amava definirsi ai microfoni della radio, in realtà si celava un grande animo sensibile e disponibile verso le fasce più deboli della società, si veda ai tanti pranzi di Natale e Pasqua che, con il contributo dei radioascoltatori, organizzava ogni anno per gli ospiti della casa di riposo di Grotta Santa. Mitici i suoi tormentoni radiofonici, che i cinquantenni di oggi ricorderanno certamente, perchè venivano ripresi ed emulati nei bar, nelle feste, allo stadio e nelle spiagge. E così tra un “ampicchiamu”, “a facci re cucchi”, e “zachiti no peri malatu”, Armando Greco entrava nelle case dei siracusani, conquistava la simpatia di tutti e, involontariamente, apriva la strada del successo ad altri personaggi che, ispirandosi al suo modo di fare radio ed al suo linguaggio semplice  e popolare, costruivano le loro carriere artistiche. Chi non ricorda, per esempio, quella mitica “Radio Rosalia” di Fiorello negli anni ’80 a RadioDeejay,  novità forse per i milanesi, ma non certo per i siracusani, visto che era l’imitazione di “Zaratustra” del nostro Armando Greco. L’estro  di “Armanduzzo” lo portò ad inventare l’autoradioraduno, un mix tra rally e caccia al tesoro, ogni primo maggio, in occasione dell’anniversario della nascita di Radio International che, storpiata simpaticamente ed innocentemente dagli ascoltatori più anziani, diventava “Radio Intennescio”.  Di Armando Greco poeta ricordiamo diversi libri e raccolte di poesie, una per tutte “Le polveri di Auschwitz”, dove racconta il dramma dei deportati nei campi di concentramento,  che fu inserita nella “Cinquina” del  Premio Viareggio. Con la trasformazione della radio in Tris – Teleradio International Siracusa, da voce radiofonica diventò anche un apprezzato volto televisivo, conduttore di fortunate trasmissioni, come “La pentapoli”, programma a quiz, dove i concorrenti dei quartieri della città si sfidavano su temi di cultura, attualità e sport. Gli ultimi anni di vita di Armando Greco sono stati, purtroppo, caratterizzati dalle malattie che lo hanno duramente segnato, fino al giorno in cui, assistito amorevolmente dalle sorelle, si è spento all’età di 68 anni. Un personaggio, insomma, che, nel suo campo, si è contraddistinto per originalità, creatività e coraggio e che meriterebbe, certamente,  un pubblico riconoscimento, magari  l’intitolazione di una via, di una piazza, di una rotatoria. Un’idea potrebbe essere, per esempio, il piazzale di Torre Zeta in viale Zecchino, oltretutto nessun luogo sarebbe più indicato visto che a Torre Zeta c’erano sia Radio International che Superradio dove, per oltre vent’anni, Armando ha lavorato e intrattenuto il suo pubblico,  a poche decine di metri  c’è la casa dove abitava con mamma Clementina, papà Luciano e la sorella Liliana (zia Lulù) e in viale Zecchino sono in tanti che, ancora oggi, ricordano la straordinaria carica di simpatia di “Armanduzzo”. Altre opzioni potrebbero essere la piazzetta di via Alcibiade, sempre dalle parti di viale Zecchino, o qualche altra area verde del quartiere. Chissà se dal Comune o dal Consiglio di Circoscrizione Acradina sposeranno questa idea, proponendola negli uffici competenti e facendo sì che anche il nome di Armando Greco possa entrare nella toponomastica della città di Siracusa.

 

(foto: due immagini di Armando Greco ai microfoni di Radio Siracusa International)

ascolta alcune sequenze di Zaratustra del 20 settembre 1977