Acate. Parte la pulizia della foce del Dirillo, intervento finanziato dalla legge “Salvamare”

Prende il via la bonifica dalle plastiche nella foce del fiume Dirillo, nel territorio di Acate, con 95 mila euro da investire nell’installazione di gabbie, per intrappolare i rifiuti che si accumulano lungo lo sbocco del corso d’acqua. Lo prevede la convenzione stipulata tra l’Autorità di bacino della Presidenza della Regione e l’amministrazione comunale.

In base all’accordo, il Comune potrà affidare l’appalto a una ditta specializzata, mentre le associazioni ambientaliste del territorio si occuperanno della raccolta delle plastiche. Lo smaltimento, infine, sarà effettuato dalla società partecipata che raccoglie i rifiuti nel territorio ragusano.

L’iniziativa è resa possibile dalla legge 60/22, la cosiddetta “Salvamare”, grazie alla quale il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica mette a disposizione della Sicilia, prima regione d‘Italia, circa 860 mila euro su base triennale.

L’inquinamento della zona della foce del fiume Dirillo e della vicina spiaggia è, da tempo, oggetto di denuncia da parte delle associazioni ambientaliste. Del caso si era anche occupato il Tg satirico “Striscia la Notizia” nel 2020

Oltre al Dirillo, gli altri corsi d’acqua già individuati, le cui foci necessitano di un intervento prioritario per la realizzazione del programma sperimentale triennale voluto dal Ministero, sono il Platani (territorio di Ribera), il Simeto (Catania), l’Ippari (Vittoria), l’Irmino (Scicli) e il Belice (Castelvetrano).

(foto: fermoimmagini dal servizio di “Striscia la Notizia” del 21 maggio 2020)


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