Incendio Ecomac. Appello di Fabio La Ferla (O.S.A.): costituiamoci tutti parte civile

Se sull’incendio di nove giorni fa allo stabilimento Ecomac di Augusta, il secondo nel medesimo sito nell’arco di 3 anni, saranno accertate precise responsabilità, qualcuno dovrà pagare. L’Organizzazione Siciliana Ambientale si dice pronta a costituirsi parte civile e lancia un appello a quanti, tra associazioni, professionisti, cittadini e istituzioni, intendano unirsi all’iniziativa.

“Molta gente” – scrive il presidente Fabio La Ferla – “ancora oggi accusa febbre, vomito, tosse e malessere fisico, perché costretta a respirare i fumi inquinanti sprigionati dall’incendio. Ecco” – sottolinea – “perché sostengo che occorra punire chi si è reso responsabile di quanto accaduto perché certi disastri non si ripetano più”.

Avendo lavorato nella zona industriale, La Ferla ha avuto modo di toccare con mano la questione, studiando leggi e regolamenti in tema di scurezza e diritto del lavoro.

“L’incendio di qualche giorno fa” – prosegue – “è solo la punta dell’iceberg e, francamente, adesso la misura è colma”.

L’O.S.A. si mette a disposizione di chiunque voglia far valere le proprie ragioni, ricordando quanto sia importante costituirsi parte civile perché, nel caso in cui venisse riconosciuta una forma di responsabilità penale, l’imputato potrà essere condannato al risarcimento del danno arrecato.

(foto: il presidente dell’OSA, F. La Ferla. A sinistra archivio siracusa2000)

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