
La scrittrice sciclitana Maria Carmela Micciché, con il racconto “A Nica”, è risultata prima classificata alla XXII edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne”, promosso dall’associazione di volontariato “Solidea (1 Utopia) OdV”, con il patrocinio del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università del Salento e dell’Amministrazione Comunale.
“A Nica”, è un racconto imperniato in Sicilia, nell’anno domini 967, durante la dominazione araba, periodo storico caratterizzato dal fatto che l’Isola divenne un emirato autonomo del mondo islamico e con una sorta di convivenza pacifica tra musulmani, cristiani ed ebrei.
Tale politica di “tolleranza” religiosa degli Arabi era supportata da una tassa speciale chiamata “jizya” (nel diritto musulmano, il testatico o tributo personale gravante sui dhimmī, ovvero sudditi non musulmani, quale corrispettivo della libertà di culto e della protezione loro concessa).
Nel corso del dominio arabo la Sicilia si assicurava un periodo di fermento che si riverberava in diversi ambiti, non ultimo quello di natura gastronomica e,in particolare, quella che sarebbe divenuta la rinomata pasticceria siciliana.
Quest’ultimo aspetto viene affrontato da Maria Carmela Micciché che, tra fantasia e realtà storica, attraverso un racconto ben articolato e con architettura narrativa accattivante. Prova a fare luce sulla nascita di uno dei dolci più buoni e conosciuti in tutta l’Isola a base di ricotta. Felicissima, ovviamente, la scrittrice sciclitana.
“Il premio” – commenta – “è un’opportunità per gli autori di promuovere le loro opere e di essere riconosciuti per la loro contribuzione letteraria”.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 7 dicembre.
(foto: la scrittrice M. C. Miccichè- immagine a sinistra repertorio internet)
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