
Ci sono gesti di fede così grandi che non hanno bisogno di clamore, ma che lasciano un segno indelebile nella storia e nel cuore di un popolo. La Cittadinanza Onoraria che Siracusa si appresta a conferire a Don Renzo Scarpa, custode delle spoglie di Santa Lucia a Venezia, è esattamente questo: il riconoscimento tardivo, ma sentito, di un miracolo di devozione.
Don Renzo, Parroco della Chiesa di San Geremia e Lucia, è l’uomo che ha saputo farsi ponte tra due città separate dalla geografia e da mille anni di storia, ma unite dal culto della Martire.
L’Intercessione Efficace
La storia è nota tra i fedeli, ma merita di essere scolpita nella memoria civica. Dopo che il corpo della Patrona, martirizzata nel 304 d.C., fu trafugato a Venezia nel 1204, ogni tentativo di farla tornare, anche solo temporaneamente, a Siracusa si era scontrato con muri invalicabili.
Nel 2004, in occasione del 1700° anniversario del Martirio, Don Renzo Scarpa, con la sua ineguagliabile umiltà e determinazione, compì l’impresa. Si rivolse con un appello accorato e profondo all’allora Patriarca Cardinale Angelo Scola.
Non si trattò di una semplice richiesta formale, ma di un’intercessione che, per l’impatto emotivo e spirituale, “non si fece attendere” e produsse l’effetto desiderato: il permesso di far giungere le Sacre Spoglie nella sua città natale.
“Quando Don Renzo mi comunicò la conferma che il corpo di Santa Lucia poteva giungere a Siracusa, fui io, indegnamente, a esserne il portavoce per l’Arcivescovo. Non comprendevo a fondo l’incarico avuto allora, ma gioivo. Oggi, vedo in questo mio gesto, la grazia del Signore”, profondamente ho sentito il dovere di fammi promotore di questo riconoscimento.
L’Oblio e il Risanamento
L’abbraccio tra la Patrona e il suo popolo fu un momento storico per Siracusa, che vide le sue strade gremite da una folla immensa, in lacrime, dopo un’attesa di dieci secoli. Eppure, in questo trionfo della fede, il nome di Don Renzo Scarpa fu ingiustamente relegato nell’ombra. Nessuna autorità, né religiosa né civica, gli espresse il dovuto ringraziamento pubblico.
Questa omissione, questo senso di ingiustizia, ha spinto la comunità siracusana, attraverso la mia iniziativa, a muoversi per ristabilire l’equilibrio.
Il conferimento della Cittadinanza Onoraria non è solo un titolo, ma la riparazione di un torto, l’affermazione di una verità che doveva essere onorata.
Siracusa accoglie oggi Don Renzo Scarpa non solo come un ospite d’onore, ma come un vero concittadino, l’uomo che ha reso possibile l’impossibile e ha ricucito un legame spezzato dalla storia.
L’investitura, che si terrà il giorno 11 dicembre prossimo, alle ore 10,00 presso la Sala Consiliare di Palazzo Vermexio in Siracusa, in concomitanza con i festeggiamenti luciani. Sarà un giorno storico, non solo per la politica cittadina, ma per le migliaia di devoti che vedono in questo gesto la vittoria dell’amore e della riconoscenza. (Benito Aprile)
(foto: Don Renzo Scarpa)
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