Riceviamo e pubblichiamo. Siracusa-Trapani, si vinca o si perda … il problema è un altro

Mi chiedo con quale spirito la squadra azzurra scenderà in campo domani sera, in occasione della partita notturna che disputerà davanti al proprio pubblico, contro il Trapani. Abbiamo, appena, quindici punti in classifica, siamo quartultimi, in piena zona play out – retrocessione diretta- su diciotto partite disputate ne abbiamo perse ben undici, tre pareggiate e solo quattro vinte e a tutto ciò si aggiunge una probabile penalizzazione perché il club azzurro non avrebbe versato stipendi e contributi relativi all’ultimo trimestre, la cui scadenza era prevista per il 15 dicembre; deferimento e penalizzazione,  peraltro, non smentiti dal presidente Ricci sull’incontro avuto ieri con una delegazione di calciatori.

 Se navigassimo nelle zone medio alte della classifica e avessimo una squadra di buon livello, una penalizzazione, anche pesante, così come è avvenuto per il Trapani, la potremmo digerire e sostenere, ma nella situazione pietosa di classifica in cui ci troviamo anche un solo punto di penalizzazione è un onere che ci pesa come un macigno.

Contro il Trapani, solo l’orgoglio individuale dei singoli calciatori può dare un senso e una svolta positiva alla partita e spero per il bene di tutti che sia così.

Il morale influisce notevolmente sul rendimento di una squadra e la squadra azzurra, in quanto a morale, purtroppo, lo ha sotto i tacchi!!!!!che spero non influisca negativamente sulla gara contro il Trapani, sulla motivazione, concentrazione e sulla prestazione.

A questo punto, che si vinca o si perda contro il Trapani non è la fine del mondo………..il problema serio è come si chiuderà questa tristissima vicenda che, a dire il vero, il nostro presidente Ricci non ha, affatto, chiarito.

Lo scarno comunicato di ieri non chiarisce nulla, anzi sembra un arzigogolare di parole che hanno il solo scopo di confondere le idee. (Giuseppe Scandurra)

(foto: archivio siracusa2000)

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