16 e 17 aprile: i giorni decisivi per le sorti dell’ex Provincia? C’è chi li gioca al lotto!

Mai come in questa occasione, le elezioni per il rinnovo della RSU all’ex Provincia regionale di Siracusa sono state così sentite ed importanti perché, considerato il momento particolarmente travagliato che sta vivendo l’Ente, la contrattazione per i prossimi anni ( tutt’altro che rosei ), assume un valore determinante. Paradossalmente queste elezioni del 17,18 e 19 aprile potrebbero, addirittura, diventare inutili, giacchè la settimana che si aprirà lunedì sarà, certamente, decisiva per il futuro dell’ex Provincia, quella cioè che potrebbe scrivere quella parola di otto lettere che comincia per “D” e finisce per “O”, assolutamente impronunciabile fino ad un paio di mesi fa. Una parola che per l’Ente potrebbe, però, comportare  un vero e proprio terremoto, sotto ogni aspetto, con uno tsunami la cui onda lunga potrebbe arrivare, persino, a toccare gli anni ’90. Due gli appuntamenti decisivi in programma al Palazzo del Governo, tra lunedì e martedì della prossima settimana: il primo è tra il commissario straordinario ed i deputati nazionali e regionali, con la presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Bandiera; il secondo vedrà al tavolo il commissario Floreno e le organizzazioni sindacali. Ovviamente si parlerà della situazione finanziaria dell’Ente, anche se, in verità, si tratta dello stesso argomento che viene trattato da due anni e che, fino ad oggi, non ha prodotto alcunché, visto che l’ex Provincia continua ad avere le casse in rosso e continua a pagare i dipendenti con acconti sugli emolumenti e con cadenze trimestrali. In pratica ci vorrebbe una presa di posizione chiara, forte ed urgente da parte dei rappresentanti politici a Palermo ed a Roma, i quali facendo gioco di squadra dovrebbero ottenere dai rispettivi governi, misure straordinarie, in termini di risorse economiche. Cosa alla quale, a sentire la base, cioè i lavoratori, si crede assai poco, anche perché la situazione, per motivi diversi, è tutt’altro che fausta tanto a Palermo quanto a Roma. Anche la richiesta di sospensione del prelievo forzoso da parte dello Stato sembra, ormai, inutile perché, obiettivamente, quella ventina di milioni in più o in meno, rappresenterebbero ben poca cosa rispetto alle somme, ben più consistenti, che servirebbero all’Ente per colmare il buco. In queste condizioni, insomma, le scelte sono due: continuare l’agonia o … mettere un paio di firme ed una data su quel documento, piuttosto corposo, che fotografa la situazione dell’Ente. In questo contesto,  passa in secondo piano anche la notizia dell’ennesimo rinvio delle elezioni per la governance delle ex Province, per le quali, adesso, si parla del prossimo autunno. Con l’aria che tira a Siracusa, quelle elezioni, siano di primo o di secondo livello, sempre ammesso che arrivino, probabilmente interesseranno solo otto Enti intermedi. Se siete appassionati del gioco del lotto vi suggeriamo 4,16 e 17 sulla ruota di Bari. Per la quaterna aggiungete 47!