
Nelle casse della Regione ci sono 400 milioni promessi dal presidente Musumeci da destinare ad interventi sulla viabilità provinciale che, però, rischiano di rimanere inutilizzabili perché le ex Province non riescono a chiudere i propri Bilanci. Senza strumento finanziario, infatti, gli Enti, essendo in gestione provvisoria o in dissesto, non possono impegnare fondi per investimenti. A lanciare l’allarme è il CSA regionale, citando l’esempio della Città Metropolitana di Messina che, pur avendo già a disposizione le risorse per la manutenzione della rete viaria di propria competenza, non può materialmente investirle in quanto bloccate alla Banca d’Italia. Il CSA chiede, quindi, al governo di stanziare in via prioritaria, “in assestamento le somme necessarie e, aspetto non trascurabile, inserire le stesse nel Bilancio pluriennale, così da consentire agli Enti” – conclude la nota – “l’adozione dei Bilanci che, per obbligo di legge, devono essere triennali”. E sempre in tema di ex Province, ma stavolta con rifermento a quella di Siracusa, c’è una presa di posizione del segretario della Funzione Pubblica Cisl, Daniele Passanisi, sul mancato pagamento del salario accessorio ai dipendenti che “fino ad oggi” – tuona – “non è stato possibile distribuire a causa della mancata valutazione da parte dell’organismo preposto”. Si tratta di somme che potrebbero servire per le progressioni economiche del personale ma che, secondo Passanisi, rimangono al palo per “l’irragionevole immobilismo sulle politiche a favore dei dipendenti”.
(foto: archivio siracusa2000)
