
Disastro colposo e omicidio colposo. Questi i reati per i quali la Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per la morte delle nove persone inghiottite dall’acqua e dal fango del torrente Milicia, esondato la sera di sabato nel territorio di Casteldaccia, nel palermitano. Sulla villetta, edificata a meno di 150 metri dall’argine del Milicia, quindi in violazione dei limiti di legge, pendeva una ordinanza di demolizione già dal 2008, mai sospesa anche se i proprietari avevano presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Intanto sarà, probabilmente, l’arcivescovo di Palermo, Carmelo Lorefice, a celebrare il rito funebre delle nove vittime, tra le quali due bambini, domani mattina alle 11, in Cattedrale.L’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la Sicilia, non ha risparmiato neppure l’isola di Lampedusa, rimasta isolata per otto giorni. La denuncia è del sindaco Totò Martello che, però, non mette sotto accusa solo le condizioni meteo, ma anche le navi traghetto che effettuano i collegamenti da e per Porto Empedocle. “È necessario” – scrive – “che la Regione Siciliana, attraverso l’assessorato alle Infrastrutture e Trasporti, intervenga presso il Ministero dei Trasporti affinché si pubblichi un bando per ottenere un nuovo naviglio tecnologicamente adeguato ai collegamenti marittimi con le Pelagie, anche in relazione alle necessità di continuità territoriale delle nostre isole”. Il primo cittadino di Lampedusa chiederà un incontro con l’assessore Marco Falcone, “per individuare un percorso che permetta, finalmente, di poter contare su un collegamento marittimo sicuro, moderno ed efficiente”.
(foto: gli operatori tv ed i giornalisti sul luogo della tragedia di Casteldaccia)
