Precari Poste, solidarietà bipartisan dell’Ars ai lavoratori siciliani di #fulltimesubito

I lavoratori siciliani delle Poste, riuniti nel comitato #fulltimesubito, da mesi in stato di agitazione, incassano la solidarietà bipartisan del mondo politico regionale. Da un lato, infatti, è il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, Claudio Fava, a chiamare in causa il governatore Musumeci, invitandolo ad esercitare il proprio ruolo “affinché” – dichiara – “si trovino celeri risposte per potenziare il servizio postale in Sicilia”. Il leader del movimento 100Passi auspica un intervento di Poste e Governo per risolvere definitivamente la vertenza e chiede che una delegazione dei lavoratori sia audita in V Commissione all’Ars. Sull’altro fronte registriamo la presa di posizione dell’on. Pellegrino, presidente della Commissione Affari Istituzionali, che raccoglie l’appello dei lavoratori e stigmatizza come la Sicilia sia fortemente penalizzata dall’accordo sulle politiche attive del lavoro, siglato a Roma lo scorso giugno. “Non possiamo ignorare il problema” – scrive nella nota – “c’è un concreto rischio per più di 800 dipendenti part-time di Poste Italiane, oltre che per una moltitudine di precari che all’interno dell’azienda stagnano in un limbo per il quale” – conclude – “non si conosce la fine”. Circa 800 i precari delle Poste in Sicilia, assunti con il progetto MIX, in base al quale un lavoratore postale, ricorrendo al prepensionamento, poteva ottenere l’assunzione di un figlio o di un parente. Ai neo assunti veniva offerto un contratto part-time con uno stipendio medio di 700 euro mensili.

(foto: archivio siracusa2000)