A volte la cura è più dannosa della malattia, come nel caso del diserbante “cancerogeno”

Per i lavori di diserbo di alcune strade della zona montana del siracusano sarebbero stati usati dei prodotti chimici che, se da un lato permettono di risparmiare sui costi, dall’altro avrebbero effetti nocivi per i lavoratori, per gli animali al pascolo, per i raccoglitori di verdure e per quanti fanno attività sportiva. Ne è convinto Fabio Morreale, presidente di Natura Sicula, facendo riferimento agli interventi effettuati nei giorni scorsi lungo le Strade Statali 287 a Noto e 124 Siracusana. “Attualmente” – spiega – “i cigli delle strade avvelenate sono un deserto: tutto bruciato, senza il contributo del fuoco”. In genere questi diserbanti sono a base di glifosato, un pesticida che, nonostante sia stato dichiarato  “cancerogeno” e “potenziale cancerogeno per l’uomo”, è ancora in commercio. “Una scelta irresponsabile ed egoistica” – sottolinea Fabio Morreale – “che di certo comporta danni alla salute, ma anche alla natura, visto che queste strade costeggiano valli, fiumi, pascoli e coltivazioni, abitazioni rurali, agriturismi”.

(foto: Fabio Morreale. A destra un tratto di strada trattata con il diserbante nocivo)