(VIDEO) Terremoto Etna, dalla politica e dai social la solidarietà alle popolazioni

Le popolazioni dei comuni terremotati dell’Etna  si preparano a trascorrere la prima notte da sfollati, mentre continuano i rilievi dei tecnici della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco negli edifici pubblici e privati.  Sono centinaia le case danneggiate tra i comuni di Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Santa Venerina e Zafferana Etnea,  28, complessivamente, le persone che hanno riportato ferite e circa 600 gli sfollati. I danni maggiori a Fleri, frazione di Zafferana, dove gran parte delle abitazioni sono rimaste lesionate. A Pennisi, frazione di Acireale, sono crollati il campanile e la statua di sant’Emidio, ironia della sorte santo protettore dei terremoti, e a SantaVenerina è crollata anche la statua della Madonna nel piazzale della chiesa Madre. Parecchi gli edifici di culto danneggiati dal sisma che, per fortuna, ha risparmiato le vite umane. Oggi il capo della Protezione Civile nazionale, Borrelli, ha sorvolato le zone colpite dal terremoto ed ha tenuto un vertice in Prefettura per tracciare un primo bilancio ed organizzare il piano di assistenza alle popolazioni. Lo sguardo è sempre rivolto in alto, verso il vulcano, che continua ad emettere lapilli, e ancora più in alto, nel Cielo al quale sono state indirizzate le tante preghiere dei fedeli nelle varie comunità parrocchiali. Doveva essere una giornata di festa, invece, è stata una tragedia per tanta gente che ha perso la casa, quelle mura costruite con i sacrifici di una vita e che, l’Etna, il vulcano buono come è stato da sempre definito, ha cancellato nell’arco di pochi secondi. Alle popolazioni terremotate arriva la solidarietà da ogni parte della Sicilia, da sindaci e parlamentari. “Questi eventi” – scrive l’on. Claudio Fava – “ci ricordano la fragilità della nostra isola e la necessità di una seria politica di prevenzione ed interventi per la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio”. Da Messina,  l’on. Matilde Siracusano, deputato alla Camera, rivolge un messaggio di vicinanza “agli amici etnei, in particolar modo a coloro che hanno visto crollare le proprie abitazioni”, ed auspica che venga loro garantita massima assistenza ed una sistemazione alternativa. “Casa è sinonimo di riparo, intimità, sicurezza” – si legge in un post del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sui social – “il terremoto non crepa solo le mura delle nostre città, ma intacca quel senso di protezione del focolare domestico di cui nessuno dovrebbe fare a meno”. Apre le porte del suo Comune, il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvo Gallo, che, stamattina, ha scritto al Prefetto di Catania offrendo i sessanta posti letto dell’Ostello della Gioventù, nel caso ve ne fosse necessità. Ma la solidarietà è globale e bipartisan, con centinaia di messaggi pubblicati sui social da semplici cittadini che hanno voluto esprimere fratellanza, condividendo il dolore e le preoccupazioni di quanti stanno vivendo questo momento particolarmente critico. Domani a Catania arriverà il vicepremier Di Maio e vedremo, quindi, quali saranno i provvedimenti che il governo adotterà per far fronte alla doppia emergenza sull’Etna che, tra eruzione e terremoto, ha guadagnato, stavolta, in negativo, l’attenzione del mondo interno.

(foto: fermo immagine El Pais)

Le immagini girate questa mattina dall’elicottero dei Vigili del Fuoco