Qualcuno, magari per sdrammatizzare, canticchiava “ma che freddo fa”, qualcun altro, più concreto ed esplicito, invocava il “termosifone”. Già, il termosifone, in questi giorni argomento principale in quasi tutte le scuole superiori della provincia di Siracusa, ma che, nonostante il grande freddo, rimane spento. Mancano i soldi per acquistare il gasolio, i dirigenti si rivolgono all’ex Provincia, che ha le competenze sulle scuole superiori, ma che è a corto di quattrini. L’ex Provincia chiede aiuto dei sindaci, affinchè anticipino le somme, qualche parlamentare chiama in causa il governo regionale, qualche genitore, ironicamente, se la prende con il ministro dell’interno perché non è riuscito a lasciare l’inverno fuori dai confini italiani”ma, intanto, nelle aule, come ci hanno detto i ragazzi “si gela e sembra di essere sull’Etna!”. Studenti in piazza, dunque, questa mattina, con un hashtag che è tutto un programma e che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni #fridducapala. A centinaia, giunti dal capoluogo e dalle scuole della provincia, presenti al sit-in in largo XXV Luglio per denunciare, in maniera corale, un problema “comune” – come ha evidenziato Paolo Italia, segretario provinciale della Flc Cgil – “che riguarda tutti quanti”. E anche stamattina, giornata della protesta, in alcune scuole i termometri segnavano 3 gradi, temperature assolutamente proibitive per svolgere con serenità le attività didattiche. La speranza di tutti, adesso, è che non passino settimane prima di riaccendere le caldaie. Nel frattempo, infatti, il “generale inverno” potrebbe esaurire le sue munizioni e lasciare il posto a temperature più miti, risolvendo il problema “per cause naturali”. In un modo o nell’altro, comunque, l’emergenza freddo (#fridducapala) è destinata a rientrare a breve termine diversamente, purtroppo, da altre emergenze (ben più gravi) che riguardano le nostre scuole, in primo luogo le condizioni strutturali degli edifici. Alla manifestazione studentesca di questa mattina hanno aderito anche i dipendenti dell’ex Provincia e di Siracusa Risorse SpA.
(foto: il sit in in largo XXV Luglio)