Sanzioni amministrative per oltre 80 mila euro sono state elevate dai Carabinieri del Nucleo Ispettori del Lavoro nel corso di una serie di controlli in aziende del settore edile, commercio, ristorazione e case riposo, finalizzati ad arginare lavoro nero e caporalato. 16, nel complesso, le ispezioni effettuate tra Siracusa, Lentini, Avola, Floridia, Noto, Melilli, Priolo Gargallo e Rosolini, che hanno portato all’individuazione di 21 posizioni lavorative irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo. 10 lavoratori in nero sono stati scoperti in cantieri edili, case di riposo, bar/pasticcerie e supermercati. Per i titolari di cinque aziende è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro; nei confronti di 5 datori di lavoro è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. E sull’operazione dei Carabinieri prende posizione la Fillea Cgil, che chiede strumenti straordinari contro il dilagante fenomeno del lavoro irregolare. “Bisogna semplicemente unire le forze” – scrive il segretario Salvo Carnevale , auspicando la condivisione delle informazioni in possesso di tutti gli enti preposti, delle stazioni appaltanti, del sistema bilaterale e delle organizzazioni sindacali. “O questa battaglia la si affronta insieme” – prosegue – “o non saremo in grado di vincerla con gli strumenti normativi che abbiamo in mano, in questo momento, grazie anche alla insensatezza di alcune modifiche normative che sono state spacciate per semplificazioni burocratiche ed invece” – conclude – “sono risultate un incentivo all’elusione contrattuale”.
(foto: archivio Carabinieri)