Sbarchi, Gelarda e Rosselli: tra gennaio e febbraio -95% rispetto a stesso periodo 2018

 “Qualche barchino può sfuggire al complesso ingranaggio dei controlli nel Mar Mediterraneo sulle rotte dei migranti, ma con la politica dei porti chiusi voluta dal ministro Salvini la realtà è che non passa più nessuno”. Lo dicono il responsabile siciliano enti locali della Lega, Igor Gelarda, e Massimiliano Rosselli, responsabile del partito di Salvini in provincia di Agrigento, in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Lampedusa, che ironicamente aveva detto che sull’isola il porto è aperto. “I dati reali, fonte Viminale”- scrivono i due esponenti del carroccio – “dicono che dal primo gennaio al 28 febbraio sulle nostre coste sono arrivati 262 migranti, mentre nello stesso periodo del 2018 ne erano sbarcati 5.247. Se qualche barchino riesce a sfuggire ai controlli, come può capitare a Lampedusa, è comunque poca cosa rispetto al caos del recente passato”. Per Gelarda e Rosselli quelli di questi giorni sono “sbarchi col trucco”, in pratica si sarebbe tornati al vecchio sistema della nave madre. “I migranti”- proseguono Gelarda e Rosselli – “vengono fatti imbarcare su un peschereccio o un mercantile. Quando le coste di approdo sono vicine, viene calato in mare un gommone o un barchino a motore che garantisce l’ultimo tratto del viaggio a piccoli gruppi di persone”. I dati statistici, comunque, parlano chiaro: “i migranti sbarcati dal 1 gennaio 2019 ad oggi sono pochissimi: 501 richiedenti asilo, contro gli oltre 6 mila dello stesso periodo del 2018 e quasi 22 mila del 2017”. “Numeri”- concludono Gelarda e Rosselli – che confermano l’ottimo lavoro del governo nazionale in tema di sicurezza e gestione dell’immigrazione”.

(foto: repertorio internet. Riquadro, da sinistra M. Rosselli e I. Gelarda)