
Otto poliziotti aggrediti da detenuti a Catania ed Augusta, nell’arco di poche ore, ed il SAPPE, il più rappresentativo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rilancia l’allarme sovraffollamento nelle carceri siciliane e le condizioni precarie in cui si trovano a lavorare gli agenti di polizia penitenziaria. “Una situazione assurda” – scrive il segretario nazionale della Sicilia, Lillo Navarra – “da tempo ben nota a tutti ma che non ha ancora scandalosamente trovato una soluzione”. Il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, sostiene la protesta dei poliziotti della Sicilia e, “nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai poliziotti penitenziari aggrediti a Catania ed Augusta”, denuncia le condizioni operative della Polizia Penitenziaria del Piemonte. “Dovrebbe fare seriamente riflettere le istituzioni” – dichiara – “il livello di pericolosità e di ingovernabilità che sta da tempo caratterizzando le carceri della Sicilia e, di conseguenza, le difficoltà operative che quotidianamente deve fronteggiare il personale di Polizia Penitenziaria”. Il SAPPE si farà nuovamente portavoce della problematica presso i vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione Penitenziaria.
(foto: repertorio internet e archivio siracusa2000)