Degrado e spaccio ai villini di Foro Siracusano. De Simone: intervengano le Istituzioni

Sui giardini “Principessa Mafalda di Savoia”, meglio noti come “i villini di Foro Siracusano”, non c’è più tempo da perdere: bisogna intervenire con urgenza per ripristinare vivibilità e legalità. “E’ ormai una piazza di spaccio” – denuncia Damiano De Simone, presidente della Consulta civica – “roccaforte di gruppi di etnia mista legati da attività illecite a vario titolo”. Ed è anche all’organismo presieduto da De Simone che, quotidianamente, arrivano segnalazioni di cittadini, i quali si trovano ad essere testimoni oculari di atti vandalici e violenza sui passanti da parte di quanti stazionano e bivaccano indisturbati all’interno dei villini. Bisognerebbe cominciare, insomma, con una significativa e costante presenza delle forze dell’ordine, in modo da ridare sicurezza ai cittadini e, soprattutto, a quelle mamme che vorrebbero portare i propri bambini nelle giostrine di quei giardinetti, ma che preferiscono rinunciare per non incorrere in situazioni di pericolo. (foto: archivio siracusa2000) Sui giardini “Principessa Mafalda di Savoia”, meglio noti come “i villini di Foro Siracusano”, non c’è più tempo da perdere: bisogna intervenire con urgenza per ripristinare vivibilità e legalità. “E’ ormai una piazza di spaccio” – denuncia Damiano De Simone, presidente della Consulta civica – “roccaforte di gruppi di etnia mista legati da attività illecite a vario titolo”. Ed è anche all’organismo presieduto da De Simone che, quotidianamente, arrivano segnalazioni di cittadini, i quali si trovano ad essere testimoni oculari di atti vandalici e violenza sui passanti da parte di quanti stazionano e bivaccano indisturbati all’interno dei villini. Bisognerebbe cominciare, insomma, con una significativa e costante presenza delle forze dell’ordine, in modo da ridare sicurezza ai cittadini e, soprattutto, a quelle mamme che vorrebbero portare i propri bambini nelle giostrine di quei giardinetti, ma che preferiscono rinunciare per non incorrere in situazioni di pericolo. (foto: archivio siracusa2000)