Disabile rischia di finire sotto un autobus … per colpa di un “intruso” sul marciapiedi

Oltre alle barriere architettoniche, in questa città ci si mettono di mezzo anche le barriere arboree a rendere difficile la vita a chi di difficoltà ne ha già abbastanza. Ed è stato un brutto quarto d’ora quello vissuto da un disabile, costretto a muoversi sulla carrozzina, che questa mattina, percorrendo il marciapiedi in viale Paolo Orsi, si è imbattuto in un arbusto che, invadendo parte dello spazio, lo ha costretto ad un pericoloso zig-zag. L’operazione, però, non è affatto riuscita, perché l’uomo ha dovuto fare i conti anche con il dislivello del marciapiedi e, così, c’è mancato poco per fare la frittata. Grazie a Dio, una tragedia sfiorata, perché il malcapitato, finendo sulla strada, è andato a sbattere contro la parte posteriore di un autobus di linea che procedeva a velocità moderata, rischiando di finire sotto le ruote. Evidentemente in questa città c’è qualcosa che non quadra, se consideriamo che basta un banale arbusto, probabilmente cresciuto a dismisura, per rendere poco sicuro un marciapiedi e mettere a repentaglio l’incolumità di un pedone, nella fattispecie di un disabile. Per la cronaca, il disabile è finito al Pronto Soccorso dell’ospedale “Umberto I”, a causa di alcune ferite. L’episodio di questa mattina segue quell’altro, altrettanto inquietante, di ieri sera in Ortigia, dove un’ambulanza del 118 è rimasta bloccata nell’ingorgo di via dei Mille, perdendo minuti preziosissimi in termini di salvataggio di vite umane. Tutto questo accade in una città turistica, nel nome dell’accoglienza dei turisti, quegli stessi turisti che ogni giorno, bontà loro, scendono dai pullman ai villini, non trovano nemmeno un info-point pubblico o un semplice totem e, per sapere in quale direzione è corso Tizio, piazza Caio o viale Sempronio, … si devono rivolgere ai passanti, ai commercianti o … ai dipendenti dell’ex Provincia. Già, perché solo in una città votata all’accoglienza turistica come la nostra, l’unico posto dove allocare (sia pure in via temporanea) il capolinea degli autobus, era davanti ad un palazzo istituzionale in via  Foro Siracusano, con i pullman che sostano, a motore accesso, davanti all’unico ingresso del palazzo. Ma non c’è nulla di cui stupirsi, se pensiamo che un normale intervento di diserbo e pulizia al Castello Eurialo, con la sua riapertura, diventa un evento storico talmente importante da richiamare la presenza del presidente della Regione. Poi, però, qualcuno ci deve spiegare cosa deve fare un turista che alloggia in un B&B di Ortigia, per raggiungere Belvedere e visitare il Castello Eurialo, visto che non esiste un adeguato servizio di trasporto pubblico!

(foto: l’incidente di viale Paolo Orsi – telefoto da Tris Giornale)