
“Si torni ad Ortigia patrimonio dell’Unesco, con la valorizzazione dei beni architettonici e culturali, recuperando urbanisticamente anche zone ancora degradate, trovando il giusto equilibrio di spazi e di attività tra una ottima frittura di pesce e la qualità del vivere e del circolare”. Lo scrivono in una nota congiunta Ninni Gibellino e Pippo Zappulla, rappresentanti della Federazione regionale e cittadina di ArticoloUno, a proposito dell’intervento di Ortigia Sostenibile che ha chiesto di fare uscire Ortigia dalla lista del patrimonio Unesco. Ovviamente si è trattato di una forte provocazione alla classe politica ed all’Amministrazione comunale, per denunciare lo stato in cui è decaduto il centro storico, invaso da tavolini e friggi friggi generale, certamente poco consoni a quello che dovrebbe, invece, essere un luogo che si fregia del titolo Unesco. “Non è difficile ironizzare piacevolmente” – dicono Zappulla e Gibellino – “ ma che Ortigia in questi anni ha subito una sorte di mutazione genetica è difficile nasconderlo”. L’appello di ArticoloUno è diretto in primis al sindaco Francesco Italia ed alla sua giunta, affinchè, con il coinvolgimento di tutti gli attori, si trovino “quei necessari accorgimenti e interventi” – chiosano – “per renderlo appunto patrimonio dell’Unesco, al servizio dell’umanità a partire dai residenti e dai siracusani”.
(foto: archivio siracusa2000)
