“Scuole sicure”, ennesima manifestazione studentesca contro i crolli all’interno delle aule

Studenti in piazza oggi a Siracusa, con una manifestazione indetta dalla Rete degli Studenti Medi, per rivendicare il diritto dei ragazzi a recarsi a scuola senza correre rischi per l’incolumità fisica, in due parole, gli studenti chiedono “Scuole sicure”. Questo lo slogan della protesta di oggi, che nasce dopo l’ennesimo crollo che si è registrato all’interno di un edifico scolastico, nella fattispecie, all’Alberghiero “Federico II di Svevia” che ha sede in via Polibio. Il raduno è previsto per le ore 9 al piazzale Marconi poi, in corteo, attraversando corso Umberto e corso Matteotti, gli studenti raggiungeranno piazza Archimede, cioè la sede della Prefettura. Lì chiederanno di essere incontrati dal rappresentante del Governo, in questo caso il vice prefetto Filippo Romano che, com’è noto, regge la Prefettura dopo il pensionamento del prefetto Luigi Prizzi. Alla manifestazione di oggi ha aderito la Cgil. Intanto l’ex Provincia, con una nota, chiarisce che i lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile che ospita l’Istituto “Federico II di Svevia”, sono di competenza della ditta proprietaria. Con riferimento all’interdizione del cortile esterno della scuola, a causa della caduta di calcinacci dai balconi dei piani superiori, nonostante la rete di protezione, l’ex Provincia comunica che già dallo scorso 30 settembre aveva chiesto alla proprietà del condominio “un intervento risolutivo di ripristino edilizio e nelle more” – si legge nel comunicato stampa – “il ripristino delle reti di protezione, previa rimozione e smaltimento dei calcinacci da queste trattenuti, nonché il posizionamento da parte del condominio stesso di opere provvisionali di sicurezza nelle zone di transito e di accesso all’istituto scolastico, a completamento di quanto già posizionato dall’istituto stesso sulle uscite di emergenza di via Guardi”. Segnatamente all’aula del piano terra dove è avvenuto il cedimento di parte dell’intonaco, dal Palazzo del Governo di via Roma precisano “che la stessa aula e l’aula attigua erano state già interdette per motivi di sicurezza a causa di infiltrazioni di acqua piovana.”

(foto: archivio siracusa2000)