
“Non servono elemosine, serve un piano serio di rientro delle spettanze che ammontano ad oltre sei mensilità, in alternativa, i nostri iscritti non sono più disposti a lavorare gratis”. Lo scrivono il segretario della Filcams di Siracusa, Alessandro Vasquez, ed i rappresentanti dei lavoratori del gruppo Fortè, Sergio Tuccitto e Alessandro Bologna. Sulla vicenda ci sarebbe, poi, una situazione che i firmatari definiscono “inverosimile”, e cioè dei favoritismi praticati verso alcuni lavoratori, ai quali sarebbe stato versato un acconto sugli stipendi e sulla quattordicesima mensilità. “Incredibile pensare che pure in una situazione del genere” – si legge nella nota – “l’azienda adotti due pesi e due misure”. La Filcams annuncia la ripresa dello sciopero nei punti vendita di Canicattini Bagni, Noto, Pachino e Siracusa e investe del problema le Prefetture. “Temiamo che la vertenza potrebbe avere anche ripercussioni di ordine pubblico” – chiosano Vasquez, Bologna e Tuccitto – “e ci riserviamo qualsiasi iniziativa volta alla tutela dei lavoratori”. Il sindacato chiede di essere convocato immediatamente dopo l’udienza al Tribunale di Catania, prevista per domani.
(foto: repertorio internet)
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