
C’erano una volta i “topi di via Scinà” che facevano dell’ottimo cabaret qui a Siracusa, c’erano una volta (e ci sono, purtroppo, tutt’oggi), i “topi d’appartamento” che facevano (e fanno) … beh lasciamolo dire alle forze dell’ordine, che li conoscono bene e ne catturano a iosa. Ci sono oggi (e ci auguriamo non ci siano più domani!) i “topi di Aretusa”.
Stavolta, però, non si tratta di un gruppo teatrale né di una rock band locale o dei cosiddetti “soliti ignoti”che vengono a casa nostra, a sorpresa, quando noi siamo al mare o fare shopping.
I “topi di Aretusa” ai quali alludiamo sembra siano, invece, uno strumento di “attrazione turistica made in Siracusa” che, in queste settimane in cui la città ed il suo centro storico pullulano di forestieri, stanno rendendo un grande servizio alla promozione turistica di uno dei più importanti siti archeologici siracusani.

Sembra, infatti, che tra papiri e papere, la Fonte Aretusa sia abitata anche da qualche topolino ( o,sarebbe il caso di dire topolone!) che fa bella mostra di se, per nulla infastidito dalla presenza dei turisti, anzi lasciandosi immortalare da telecamere e smartphone.
La foto ci arriva proprio da un turista che, incuriosito da quella insolita presenza, ha contattato la nostra redazione per chiedere spiegazioni. Arrampicandoci sugli specchi, abbiamo risposto al nostro interlocutore che si sarà trattato, certamente, di un episodio straordinario perché di topi, a Siracusa, e soprattutto in Ortigia, non se ne sono mai visti.
Non sappiamo se avrà creduto, o meno, alla nostra versione dei fatti ma, di certo, quella foto scattata sabato sera ( e che, probabilmente, non sarà l’unica! ) non rappresenta una bella cartolina per la città di Siracusa.
Un intervento di derattizzazione, insomma, sarebbe il minimo in tempi brevi, anche perché qualcuno potrebbe approfittare della situazione ed organizzare una bella attività di “mousewatching” proprio alla Fonte Aretusa!
(foto: il topolino che fa capolino tra i papiri)
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