
Passato il Ferragosto, con i turisti che, poco a poco, lasciano l’isola per fare rientro a casa, in Sicilia succede quello che tutti si aspettavano: dal 30 agosto si passa in “zona gialla”. Con i numeri che girano, oramai da settimane, non c’è da stupirsi anche perché, di questo passo, il passaggio dal giallo all’arancione è ad un tiro di schioppo.
Intanto oggi il ministro della Salute, Speranza, ha messo nero su bianco, firmando l’Ordinanza che introduce misure più rigide che, però, a conti fatti, si riducono a poca cosa, rispetto ad una terapia decisamente più forte di cui ci sarebbe necessità nell’isola.
Oggi si contano 1.681 i nuovi casi di covid su 22.589 tamponi processati, con un tasso di positività che sale al 7,4%.
I ricoverati raggiungono quota 881 (+26 in un giorno) mentre le rianimazioni rimangono stabili con 103 letti occupati. Purtroppo, al totale delle vittime, si aggiungono gli altri 11 pazienti che si sono arresi al covid nelle ultime 24 ore.

“Il presidente della Regione Musumeci e l’assessore alla Salute” – tuona da Ragusa il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo – “ la smettano di fare propaganda, di andare in giro per sagre, fiere equine e cene varie”.
“E’ il momento di coinvolgere i medici di famiglia” – aggiunge – “aumentare sensibilmente il numero di vaccinati, riattivare i posti di terapia intensiva veri e non quelli cartacei che servono” – chiosa Barbagallo – “per fare campagna elettorale”.
Tornando ai numeri della pandemia nell’isola, Catania conta 353 nuovi contagi, Palermo ne totalizza 329 , seguita da Ragusa (308).
233 sono i nuovi positivi in provincia di Siracusa, 133 quelli dell’agrigentino e 126 nel trapanese. A due cifre Caltanissetta (94), Enna (87) e Messina (18)
Si diceva del passaggio in “zona gialla”, ma quali saranno le novità a partire da lunedì? Poche, come si diceva: obbligo della mascherina anche negli spazi all’aperto; locali aperti ma con un massimo di 4 commensali allo stesso tavolo; nessuna autocertificazione per gli spostamenti da un comune all’altro.
Non ci sarà alcun coprifuoco e per il ritorno a scuola, salvo complicazioni, resta confermata la didattica in presenza al 100%.
(foto: archivio siracusa2000)

