Caltagirone. Cambiamenti climatici e danni in agricoltura, responsabilità della politica

“E’ stato un momento di confronto necessario e fondamentale tra produttori e  mondo accademico grazie al quale tracciare un nuovo modo di produrre, di adattare il nostro lavoro al cambiamento dell’ambiente e delle piante”.

Così Giuseppe Di Silvestro, presidente dell’OP Rossa di Sicilia, a Caltagirone, in occasione del convegno “Cambiamento climatico in agricoltura”, che ha visto l’ autorevole presenza dei professori Stefano La Malfa, Alessandra Gentile, Giancarlo Polizzi e Biagio Pecorino, del Dipartimento Agricoltura, Alimentazione Ambiente dell’Università di Catania.

L’incontro, come ha premesso Di Silvestro, era stato organizzato prima che si verificassero gli eventi calamitosi causati dal ciclone “Apollo”, eventi straordinari certamente” –  sottolinea – “sui quali però, pesa come un macigno la responsabilità della politica che per quarant’anni ha lasciato in abbandono i territori”. Il riferimento è alla mancanza di manutenzione di fiumi, torrenti e colline.

Quanto al danno ambientale, il  presidente dell’OP Rossa di Sicilia chiede al governo della Regione la costituzione di una cabina di regia, “inserendo, meno politica e più competenza tecnica e ricerca”; agli agricoltori, invece, l’invito a “prendere atto che il mondo agricolo e agrumicolo in particolare, sono cambiati ed è necessario adottare nuovi strumenti”.

Il rilancio del comparto passa per il lavoro di squadra e, per questo Giuseppe Di Silvestro auspica una inversione di rotta.Oggi” – conclude – “bisogna fare sistema, superando l’atavico individualismo siciliano”. L’OP Rossa di Sicilia conta circa 330 produttori, tra soci singoli e soci aderenti alle 11 cooperative.

(foto: G. Di Silvestro, presidente dell’OP Rossa di Sicilia)

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