Mentre il Presidente del Consiglio annuncia che il governo non ha intenzione di prorogare lo stato di emergenza oltre il 31 marzo, il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE conferma la fase calante della pandemia anche nella settimana 16-22 febbraio 2022.

Una discesa di contagi che, come dice Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, prosegue da quattro settimane.
“Sono circa 350 mila” – spiega – “con una riduzione del 20,6% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 59.701 casi del 16 febbraio a 49.875 il 22 febbraio (-16,5%)”. Il virus, insomma, circola sempre meno.
Stabile la riduzione percentuale della pressione sugli ospedali. “I posti letto occupati da pazienti covid” –
riferisce Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – “diminuiscono sia in area medica (-16,2%) che in terapia intensiva (-19,9%)”.
Alla data del 22 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti covid è del 20% in area medica e del 9,3% in area critica.

In discesa anche i decessi che, nella settimana di riferimento del monitoraggio GIMBE, sono 1.828 , 101 dei quali riferiti a periodi precedenti,, con una media di 261 al giorno, rispetto ai 310 della settimana precedente.
La settimana 16-22 febbraio registra anche un calo delle somministrazioni dei vaccini, con un crollo pari al 34,6% delle terze dosi e del 46,8% dei nuovi vaccinati.
Nonostante l’obbligo vaccinale ed il super green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro per gli over 50, il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 15.255 (-44% rispetto alla settimana precedente).
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