Quella dei lavoratori Meridi srl è una delle tante tragedie che si stanno consumando in Sicilia, nell’indifferenza e nel silenzio, tanto delle istituzioni quanto dei mass media.
Lo dimostra il fatto che, nonostante il sit-in con le sigle sindacali Sinalp e Usi, davanti alla sede regionale della Rai, la vertenza, che si trascina ormai da 4 anni, non ha avuto quella visibilità mediatica che merita.

“Per chi avesse avuto ancora dei dubbi nei confronti dello Stato Italiano” – commenta Marco Vizzini dell’Usi – “si è ‘certificato’ che il ‘problema’ Meridi srl non interessa allo Stato ed alla TV di Stato alla quale, tra l’altro, anche i lavoratori Fortè pagano annualmente il canone TV”.
Per Andrea Monteleone del Sinalp, “se nessuno degli organi dello Stato preposti decide di interessarsi di un’azienda in crisi e tale crisi non viene veicolata dai mezzi televisivi nazionali e dello Stato, allora” – sottolinea – “quell’azienda non esiste, la sua crisi non esiste, ed i suoi lavoratori non esistono, ed è esattamente quello che Meridi srl ed i suoi dipendenti stanno subendo sulla loro pelle”.
Durante il sit-in, si è aperto, comunque, un piccolo spiraglio, perché l’assessore regionale Scavone si è detto disponibile ad un incontro con le sigle sindacali.
La vertenza Meridi srl, ex supermercati Fortè, riguarda, complessivamente, circa 680 lavoratori, gran parte dei quali si sono visti costretti ad emigrare, ma ne sono rimasti ancora un centinaio e per questo, conclude Andrea Monteleone “diventa importante il confronto con il Governo Siciliano”
(foto: il sit-in davanti ai cancelli della Rai a Palermo)
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