Superbonus 110%. Tra ditte che chiudono e cittadini in allarme, Codici raccomanda cautela

Una recentissima circolare dell’Agenzia delle Entrate ha raccolto chiarimenti ed aggiornamenti sul Superbonus, in particolare per quanto riguarda i beneficiari, gli edifici interessati, il tipo di interventi e le spese per le quali è ammessa la detrazione.

Un intervento che ha scatenato le banche e che ha spinto l’associazione Codici,  a mettere in guardia i consumatori dalle offerte degli istituti.

“Stiamo ricevendo” – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale dell’associazione che tutela i consumatori – “ diverse segnalazioni da cittadini terrorizzati per il rischio di doversi sobbarcare spese non previste per la realizzazione o per la conclusione degli interventi”.

Il consiglio è quello di andarci molto cauti e di valutare attentamente le offerte che arrivano dagli istituti per la cessione del credito perché, come chiarisce Giacomelli, “non è a costo zero. Le banche riscattano il credito di imposta e forniscono liquidità, ma ne trattengono una parte”.

In altre parole, l’istituto non restituirà l’intera somma. Al momento il dato si aggira intorno al 10%, ma non è escluso che prossimamente la richiesta possa alzarsi, raggiungendo percentuali che trasformerebbero il Superbonus da opportunità a operazione rischiosa per i cittadini.

Sull’argomento, purtroppo, vi è tanta confusione e “i casi di lavori lasciati a metà oppure non iniziati” – evidenzia la nota di Codici – “si stanno moltiplicando, gli allarmi sul fallimento delle ditte si rincorrono, dunque è bene procedere con cautela”.

(foto: repertorio internet)

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