Parlare del “ratto delle Sabine”, in pieno week-end ed in piena estate, obiettivamente, non ci sembra un’idea brillante, anche perché è storia vecchia che riguarda l’antica Roma.
Parlare, però, del “ratto della Fanusa” ci sembra, invece, più che mai opportuno, visto che riguarda la nostra città ed è una storia estremamente attuale.

In verità, sarebbe più corretto parlare di “ratti della Fanusa”, giacchè il problema accomuna i residenti dell’intera zona e, in maniera particolare, quelli via Marco Polo, varco 11.
Trovarsi sotto il divano all’interno della propria villetta un ratto appena soppresso dal vigile cane di famiglia, non è certo una bella esperienza, come può confermare il buon Francesco Candelari che l’ha vissuta in prima persona e che, per questo, ha chiamato, immediatamente, in causa gli uffici preposti all’igiene urbana.

Quello di casa Candelari non è un caso isolato, perché altre famiglie alla Fanusa si trovano a fare i conti con i ratti che saltellano da un muretto all’altro, fanno capolino dalle finestre, fanno irruzione nei giardini e nelle verande nel bel mezzo di una festa di compleanno, creando scompiglio ed immaginabili disagi.
Una questione di derattizzazione che manca o che è stata fatta male, visto che l’emergenza sussiste ed ha assunto dimensioni preoccupanti.
“Una derattizzazione va pianificata con largo anticipo” – scrive l’ex vicepresidente della Circoscrizione Santa Lucia – “anche perché i ratti non possono essere sterminati, ma le loro colonie possono solo essere tenute sotto controllo”.
Purtroppo a Siracusa vige la regola del cosiddetto “ultimo minuto” e così, piuttosto che giocare d’anticipo, prevenire i problemi o, quanto meno, stroncarli sul nascere, si aspetta quasi sempre l’ultimo minuto. I risultati, poi, sono quelli che si vedono, non solo nel caso dei “ratti della Fanusa”, ma in tante altre situazioni nei vari quartieri della città.
Per un efficace intervento di derattizzazione non si sarebbe dovuto aspettare, insomma, l’inizio dell’estate, come a ragione sostiene Candelari, “quando complice la spazzatura che, quest’anno ha stazionano per giorni nelle strade, i topi si sono riprodotti fuori da ogni controllo”.
“Quando numerosi topi vengono avvistati anche in pieno giorno” – conclude – “significa che la colonia è alquanto sviluppata, quindi l’azione di derattizzazione dev’essere molto più intensa ed incisiva”.
(foto: il ratto soppresso dal fido amico a quattro zampe di casa Candelari)
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