Rientra l’allarme (che in realtà non c’è mai stato!) riguardo la paventata interruzione del servizio di trasporto pubblico dell’Ast a partire dal 1 marzo, perché l’azienda ha chiarito di aver soltanto sollecitato i sindaci dei comuni coinvolti, a rinnovare il contratto scaduto lo scorso agosto.
Il problema è stato affrontato, questa mattina, dall’on. Giuseppe Carta, presidente della IV Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” dell’Ars, che ha incontrato in videoconferenza il presidente dell’Ast, Santo Castiglione.

Si è preso atto della situazione delicata che l’azienda sta attraversando dal punto di vista finanziario, ma c’è, comunque, la volontà condivisa di trovare un’intesa con le Amministrazioni locali.
“L’azienda” – riferisce la nota dell’on. Carta – “si è resa disponibile a mantenere invariate le condizioni contrattuali per i Comuni coinvolti. Sarà mia premura” – si legge – “confrontarmi con l’Assessore Regionale alle ‘Infrastrutture e Mobilità’, Alessandro Aricó per accelerare la programmazione futura dei trasporti pubblici in provincia di Siracusa”.
Complessivamente sono 14, tra le province del sud est siciliano, i Comuni che dovranno rinnovare il contratto con l’Ast per il servizio di trasporto urbano.
Nel siracusano il problema riguarda il capoluogo, Augusta, Carlentini e Sortino.
L’Ast sta, intanto, studiando strategie per combattere il fenomeno dei “portoghesi”, cioè di quanti viaggiano sugli autobus urbani senza obliterare il titolo di viaggio, che influiscono ad “alleggerire” gli introiti.
(foto: archivio siracusa2000)
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