Beni Culturali. Luoghi, uomini e saperi nel REIS. Valorizzare i percorsi identitari dell’isola

Salgono a 51 i siti megalitici iscritti nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana. Raggruppati in tre macroaree (fascia costiera tirrenica, Sicilia centro-occidentale e centro-orientale), sono rappresentativi delle espressioni dell’architettura epigeica, ipogeica e strutturale del megalitismo in Sicilia. La commissione del REIS, che ha approvato all’unanimità l’introduzione di queste aree nel “Libro degli spazi simbolici” e nel “Libro dei luoghi del sacro” del Lim (Libro delle identità e delle memorie) ha espressamente riconosciuto la “comprovata importanza di questi siti all’interno del fenomeno megalitico euro-mediterraneo”. 

«Un evento importante per la Sicilia” – ha detto l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato –“ tramite il REIS abbiamo iscritto in un unico corpo tutti i siti megalitici siciliani, compiendo un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale e simbolico dell’Isola”.

Riconosciuti all’interno del Registro non solo luoghi, ma anche uomini, saperi e tecniche, quali il maestro liutaio Giuseppe Antonio Severini, per la sua arte nel costruire liuti medievali siciliani, e Antonino La Mantia per “l’arte di tirare la terra”.

Scorrendo l’elenco del REIS, alla voce “Celebrazioni, feste e pratiche rituali”, si trovano la festa del “Pagghiaru” nel Messinese e dell'”Immacolata Concezione” a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa.

(foto: l’assessore F. Scarpinato)

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