
Cna Fita Sicilia esprime “forte preoccupazione per il destino delle imprese di trasporto coinvolte nella filiera di Eni Versalis, dopo la firma del protocollo d’intesa sulla riconversione industriale siglato presso il Ministero delle Imprese”.
“Le imprese del settore, riunite in tre consorzi” – si legge nella nota – “dal 1 gennaio 2025 si trovano senza lavoro a seguito della chiusura dell’impianto di Ragusa. Eppure” – evidenzia Cna Fita Sicilia – “negli anni, hanno risposto alle esigenze di Eni con investimenti importanti, aggiornando il proprio parco mezzi con veicoli di ultima generazione e a basso impatto ambientale, per un costo medio di circa 200 mila euro per unità. Oggi, nonostante il fermo delle attività, queste aziende devono continuare a sostenere il peso delle rate di leasing e finanziamenti, senza alcuna prospettiva chiara per il futuro”.
Ad Eni si chiede un confronto chiaro e trasparente, “affinché possa garantire un futuro alle imprese del settore trasporti che hanno investito risorse e professionalità al suo fianco”.
(foto: lo stabilimento di Ragusa)
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