Con la bolla africana che sta stazionando sul sud dell’Italia e sulla Sicilia, è scattato l’allarme caldo anche nella nostra zona ed è scattato il piano di emergenza predisposto dall’Asp 8. Oggi le colonnine di mercurio segnano 41 gradi, ma domani e venerdì le temperature saliranno ancora fino a raggiungere quota 43, tanto che il Ministero della Salute ha decretato lo stato di allarme rosso, proprio a partire da domani, anche per la provincia di Siracusa. Tutte le strutture dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Distretti, Ospedali ed Unità Operative, sono state, pertanto, allertate per predisporre interventi finalizzati a mitigare gli effetti dell’ondata di calore, in collaborazione con medici di medicina generale, Amministrazioni comunali, Protezione civile e associazioni di volontariato. Si raccomanda, soprattutto alla popolazione anziana, di indossare abiti leggeri, sia in casa che all’aperto, di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro, di schermare le finestre esposte al sole con tapparelle, persiane o tende, di mantenere i condizionatori ad una temperatura compresa tra 24 e 27 gradi. Per quanto riguarda l’alimentazione, consumare cibi leggeri e ricchi di frutta, bere almeno 2 litri di acqua al giorno ed evitare alcolici e bevande gassate. Naturalmente è preferibile non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 18 ed evitare di praticare attività fisica all’aperto nella stessa fascia oraria. “Gli effetti delle ondate di calore sulla popolazione” – spiega il direttore generale dell’Asp 8, Salvatore Brugaletta – “possono variare anche in base all’attuazione di interventi mirati di prevenzione. E’ compito del Servizio sanitario porre in essere ogni azione utile a mitigare il rischio degli effetti che il caldo può determinare sulla salute puntando a proteggere e ad assistere soprattutto i soggetti più fragili”. Il piano operativo è consultabile nell’home page del sito internet istituzionale dell’Asp 8. Sul fronte delle previsioni, dopo il picco di domani e venerdì, le temperature dovrebbero subire una sensibile discesa ma sempre mantenendosi intorno ai 34-35 gradi. Tutto dipenderà, però, dai venti che determinano gli spostamenti della bolla africana che, per il momento, è ferma sulle nostre teste… a meno che non ci mettiamo tutti quanti a soffiare verso il cielo e chissà se riusciamo a farla andare via!
(foto: repertorio internet)
