La Guardia di Finanza ha smascherato, tra Lentini e Carlentini, un’organizzazione che, attraverso quattro società operanti nel settore della produzione di calzature, avrebbe truffato l’Inps e l’Erario, simulando una crisi economica, allo scopo di ottenere i benefici della cassa integrazione in deroga per i dipendenti. In realtà, dalle indagini è venuto fuori che, durante la cassa integrazione, i dipendenti lavoravano regolarmente per le quattro aziende e che i titolari non versavano né le ritenute Irpef né i contributi previdenziali. La Guardia di Finanza ha, inoltre, accertato che i lavoratori, sotto il vincolo psicologico di un ingiusto licenziamento, venivano obbligati a restituire ai datori di lavoro le somme percepite a titolo di cassa integrazione. Esaurito il periodo di cassa integrazione gli amministratori hanno, poi, licenziato tutto il personale dipendente allo scopo di richedere ulteriori benefici previsti dalla Legge 223/91). Complessivamente, tra redditi non dichiarati, Iva non versata, imposta di registro evasa, Irap sottratta a tassazione, Cig in deroga indebitamente percepita, ritenute fiscali e contributi non versati, il danno per l’Erario ammonta ad oltre 18,4 milioni di euro. Nei confronti degli otto componenti l’organizzazione, sette imprenditori ed un commercialista, è scattata la denuncia per i reati di estorsione, truffa, associazione per delinquere finalizzata alla truffa, appropriazione indebita, omesso versamento di contributi previdenziali ed altri reati fiscali, nonché la segnalazione alla Magistratura Contabile. L’operazione, scattata nel 2014 e denominata “Take away”, ha permesso di scovare anche 62 lavoratori “in nero”.
(foto: archivio Guardia di Finanza di Siracusa)
