
Quello degli incidenti sul lavoro nella zona industriale è, ormai, un problema che deve essere affrontato in maniera forte e risolutiva e, dopo i nuovi due casi di questa mattina negli impianti di Isab Nord e Isab Sud, non ci sono più giustificazioni che tengano, perché non c’è altro tempo da perdere. Bisogna riaccendere immediatamente i riflettori sui livelli di sicurezza, come gridano Roberto Alosi e Antonio Recano, il primo segretario generale della Cgil, segretario della Fiom Cgil il secondo. “Le nostre battaglie per la garanzia della sicurezza nei cantieri non ha mai conosciuto sosta” – evidenziano – “ma le imprese finora sono state piuttosto sorde, teoria questa che trova conferma proprio negli incidenti”. Per Alosi e Recano, “il ripetersi di infortuni impone concrete misure di prevenzione degli incidenti sul posto di lavoro”. Sotto accusa, soprattutto, la riduzione degli investimenti destinati alla manutenzione degli impianti, “indispensabile per garantire la sicurezza che, torniamo a ribadire” – proseguono i due esponenti della Cgil – “non è opzionale”. Il sindacato rivendica, inoltre, l’urgenza di rivedere il sistema degli appalti e chiede maggiori controlli sull’applicazione della legge sulla sicurezza sul posto di lavoro. Quanto ai due incidenti di questa mattina, nel primo caso non si sono registrate conseguenze serie, nel secondo, invece, l’operaio che ne è rimasto coinvolto, ha riportato bruciature la cui entità è al vaglio dei medici del Centro Grandi Ustionati di Catania.
(foto: archivio siracusa2000)
