Stop Asacom, Roccaro rimpiange le vecchie Province: erano in grado di battere i pugni!

“Quando lo scorso anno abbiamo archiviato l’esperienza disastrosa, sul fronte assistenza ai disabili, del quinquennio Crocetta, abbiamo sperato che con il nuovo governo regionale Musumeci ci sarebbe stata una maggiore attenzione e sensibilità verso i servizi di assistenza scolastica, igienico personale e di trasporto destinati agli studenti con disabilità; ma purtroppo si è trattato di un’illusione”. Lo scrive amareggiato, in una nota, Pietro Roccaro, docente ed operatore Asacom, intervenendo sulla vicenda dello stop, per mancanza di risorse, del servizio di assistenza alla autonomia e alla comunicazione per i circa 200 studenti disabili che frequentano le scuole superiori in provincia di Siracusa. Come riportato in questi giorni dalle cronache locali, l’ex Provincia si è ritrovata nell’impossibilità di avviare il servizio per l’anno scolastico appena iniziato, poiché la Regione ha ritirato i fondi lasciando alle ex Province le competenze. Nel rimpallo di responsabilità, comunque, a rimetterci sono, come purtroppo accade spesso, i più deboli, nella fattispecie gli studenti disabili con le famiglie, e gli operatori, il cui lavoro è indispensabile per permettere ai ragazzi di seguire le lezioni al pari degli altri studenti. L’Asacom, come ricorda Roccaro, “è un servizio importantissimo riconosciuto da leggi nazionali, regionali e protocolli di intesa tra Stato e gli enti locali (i soggetti attuatori), in quanto finalizzato” – sottolinea – “ad assicurare il diritto allo studio agli studenti disabili”. Alla luce dei risultati deludenti sulla riforma degli Enti intermedi, Roccaro auspica, piuttosto, un ritorno alle vecchie Province “che almeno”  – conclude – “con la loro autorevolezza politica, erano in grado di battere i pugni negli uffici competenti della Regione (dipartimenti, assessorati al ramo) nel rivendicare i fondi per poter finanziare e fare partire senza disagi o lunghe attese estenuanti e mortificanti i servizi di pubblica utilità sociale sul territorio”.

(foto: archivio siracusa2000)