Sono tornati a protestare gli studenti del Liceo “Quintiliano” che, stamattina, hanno disertato le lezioni per manifestare davanti alla sede centrale di via Tisia. L’episodio di domenica notte, con i soliti ignoti che si sono introdotti nell’istituto devastando aule e presidenza, ha riacceso il problema delle condizioni strutturali dell’edificio dove , lo scorso mese di gennaio, due studentesse finirono in ospedale perché ferite dall’intonaco che si era staccato dal soffitto dell’aula, durante la lezione di inglese. A quell’episodio, per il quale si mobilitò immediatamente la Regione mandando a Siracusa l’assessore all’istruzione, Lagalla, seguì un primo intervento di messa in sicurezza dei soffitti del primo piano, con non pochi disagi per gli studenti e per le attività didattiche. A quel primo intervento, però, non hanno ancora fatto seguito le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che i ragazzi, adesso, reclamano. Quello di oggi potrebbe, quindi, essere solo l’inizio di una battaglia, nel nome della sicurezza e del diritto allo studio, che gli studenti intendono portare avanti fino a quando non raggiungeranno i loro obiettivi. Domani, intanto, una delegazione di insegnanti e studenti sarà in via Malta, per incontrare il capo del Quinto settore dell’ex Provincia, anche se di risposte e di impegni risolutivi, difficilmente ne potranno arrivare, vista la notoria carenza di risorse dell’Ente. Probabilmente sarà necessario spostare la battaglia a Palermo, investendo della problematica la deputazione regionale, affinchè in sede di assestamento di Bilancio, la Regione reperisca finanziamenti straordinari da destinare all’edilizia scolastica siracusana. E la battaglia dovrebbe accomunare tutti gli studenti della provincia di Siracusa, considerato che di carenze strutturali soffrono quasi tutte le scuole superiori del nostro territorio e non certo solo il “Quintiliano”.
(foto: il sit-in di questa mattina davanti alla sede centrale del “Quintiliano)