
Si è parlato di regolamento e competenze in materia di attività ricettive, questa mattina, negli uffici del settore Turismo dell’ex Provincia, Ente al quale, in virtù della Legge Regionale n. 27/1996, competono alcune funzioni, indispensabili dal punto di vista amministrativo, per l’esercizio delle attività di B&B, affittacamere, case vacanze, agriturismo, campeggi, alberghi, etc. Purtroppo, come ha premesso il capo del VI Settore, dott. Salvatore Mancarella, “il cittadino che vuole avviare una attività imprenditoriale nel campo della ricezione turistica, versa spesso in confusione a causa della mancanza di una corretta informazione”. La documentazione S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) rilasciata dal Suap del Comune di appartenenza e l’acquisizione della relativa ricevuta da parte del cittadino-imprenditore non esaurisce, infatti, la procedura amministrativa, come molti, sia pure in buona fede, credono. “L’iter burocratico” – chiarisce il capo del VI Settore Turismo dell’ex Provincia – “si completa con la trasmissione degli atti ai nostri uffici che, così come prescrive la legge, devono provvedere alla classificazione delle strutture, secondo le varie tipologie, con l’attribuzione delle stelle”. Dopo questi adempimenti, il titolare dell’attività opererà in piena regola e, quindi, nel rispetto della normativa che disciplina la materia. Ci sono, poi, ulteriori adempimenti, diversificati in relazione al tipo di struttura, che vanno fatti nel corso dell’anno. Tra i compiti dell’ex Provincia ci sono, infatti, la registrazione e la vigilanza. In pratica, l’Ente è chiamato ad effettuare periodici sopralluoghi, per verificare la sussistenza dei requisiti posseduti al momento del rilascio dell’autorizzazione. Cosa di non poco conto perché può comportare sanzioni amministrative e, persino, la sospensione dell’attività.
(foto: il capo del VI settore – Turismo dell’ex Provincia, dott. S. Mancarella)
