Si riaccende lo scontro tra sindacati ed assessorato regionale alla famiglia sulle linee guida del nuovo piano sociale. Nel mese di agosto, Cgil, Cisl, Uil, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Sicilia, avevano accusato l’assessore Mariella Ippolito di aver nno aver redatto un piano sociale regionale in grado di dare risposte ai soggetti più deboli, una carenza che, tecnicamente, rende impossibile il contributo di semplici osservazioni ed eventuali integrazioni correttive. Adesso, con la valutazione positiva delle Linee guida da parte dell’assessorato e della Giunta, i sindacati denunciano il mancato coinvolgimento da parte dell’assessore e l’impossibilità di fornire contributi in chiave propositiva, malgrado il tavolo di confronto e il protocollo d’intesa siglato già tre anni fa. “L’assenza di un modello di governance territoriale e regionale dell’intero sistema di welfare per i cittadini” – sostengono le organizzazioni sindacali – “e di un coordinamento dei molteplici interventi e delle Linee guida per realizzare una progettazione efficace e attenta ai risultati, impediscono di creare una vera discontinuità con il passato e, dunque” – concludono – “di fornire risposte organiche ai tanti bisogni dei soggetti più fragili e in difficoltà della nostra isola”.

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