Un nuovo corso di laurea, che unisce informatica e scienze umanistiche, in grado di offrire nuovi sbocchi professionali agli studenti siciliani, con indirizzi di studio innovativi, moderni e competitivi. Il progetto del Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, è stato presentato nell’Aula Magna del Rettorato in piazza Università, alla presenza del Prorettore dell’ateneo, Giancarlo Magnano San Lio, del direttore del DiSUm, Marina Paino, e della parlamentare nazionale Laura Paxìa, componente della commissione attività produttive della Camera dei Deputati. Digital Humanities, questo il nome del corso che, comunque, deve essere ancora approvato, parte da lontano, come ci spiega la prof.ssa Marina Maino, perché l’informatica umanistica all’università di Catania ha preso le mosse una trentina di anni fa, dalla collaborazione con altri saperi di ambito filosofico e sociologico. Un dialogo tra i Dipartimenti, insomma, che ha portato alla individuazione di nuovi filoni strategici in grado, perché no, di invertire il trend e portare a Catania studenti dal nord Italia, anche se, come sostiene la prof.ssa Paino, “sarebbe sufficiente trattenere a Catania un maggior numero di studenti”.”Sempre di più aziende ed istituzioni pubbliche” – prosegue – “chiedono laureati in discipline umanistiche, in quanto capaci di dominare la complessità delle informazioni in maniera molto più articolata di quanto, talvolta, non sappia fare un laureato in discipline scientifiche”. L’incontro, moderato da Davide Bennato, docente di sociologia dei media digitali, ha visto tra gli interventi quello di Enzo Cutello (Università di Catania), di Federico Gaspari (Università per stranieri “Dante Alighieri”) e di Alessandro Lenci (presidente del corso di laurea in informatica umanistica), in videoconferenza da Pisa.
(foto: la presentazione nell’aula magna del Rettorato del’Università di Catania)