La mattina a scuola, per potenziare la lingua Francese, l’Inglese e lo Spagnolo, ma anche per parlare di tematiche ambientali e culturali, il pomeriggio in giro a visitare città, musei e monumenti. E’ stata un’esperienza altamente formativa, quella vissuta dagli studenti della V sezione DL (Linguistico) del Liceo “Quintiliano” che, dal 5 al 9 novembre, hanno partecipato alla prima mobilità in Bulgaria, nella città di Belene, nell’ambito del Progetto Erasmus Plus 2018-1-FR01-KA229-047981_5 “Patrimoines: s’engagerauprésent pour sauver l’avenir”. Gli studenti siracusani, quattro in tutto, sono stati selezionati al “Quintiliano”, con un apposito concorso che prevedeva la creazione del logo rappresentativo del progetto, da presentare in Bulgaria. Le attività si sono svolte presso il Lycée General “DimchoDebelyanov” di Belene. Naturalmente non sono mancati i momenti dedicati all’approfondimento della cultura gastronomica locale, soprattutto nelle ore serali, con le cene a base di piatti tipici della Bulgaria. “L’ambiente” – commenta il prof. Pietro Cavallaro – “è stato sempre accogliente e caloroso ed ha coinvolto i nostri studenti ad una partecipazione sempre attiva e costruttiva”. L’esperienza bulgara è stata, poi, l’oggetto dell’assemblea d’Istituto del 21 novembre scorso, nel corso della quale, i ragazzi hanno relazionato a tutta la comunità studentesca del “Quintiliano”, sulle attività svolte durante la mobilità e sui rapporti di collaborazione ed amicizia che si sono instaurati con gli studenti bulgari. “Il prossimo 14 dicembre, alle ore 16.30, presso la sede centrale del Liceo, in via Tisia” – annuncia il prof. Cavallaro –“sarà allestita una mostra con i loghi che hanno partecipato alla selezione”. Gli studenti che hanno preso parte alla prima mobilità in Bulgaria sono Silvia Lo Monaco, Miriam Ragazzo, Chiara Sampieri e Massimiliano Tilotta, con loro anche la prof.ssa Cristina Diana, in qualità di coordinatrice del progetto per l’Italia, ed il professore Pietro Cavallaro, in qualità di docente accompagnatore.
(foto: gli studenti con i colleghi bulgari ed i due docenti accompagnatori, P. Cavallaro e C. Diana)