Si sta piano piano attenuando l’attività sismica sul versante orientale dell’Etna dove, alle due scosse registrate 36 minuti dopo la mezzanotte e 8 minuti prima dell’una, rispettivamente di intensità 2.9 e 3.2, hanno fatto seguito solo sette eventi sismici di bassa intensità, praticamente solo strumentali. Anche l’attività stromboliana è sensibilmente diminuita, segno che il grosso dell’energia contenuta nel vulcano è ormai stata sprigionata. L’attenzione, ovviamente, rimane alta e la faglia di Fiandaca, che ha fatto registrare oltre mille scosse in tre giorni, rimane sotto stretta sorveglianza. Dalle 11,56 di questa mattina, intanto, i sismografi dell’Ingv stanno registrando uno sciame sismico nel mare Jonio, a nord della costa catanese. Tre, fino a questo momento le scosse, localizzate tutte nello stesso ipocentro, ad 8 chilometri di profondità, con magnitudo compresa tra 2.0 e 2.2. Ufficializzato il numero definitivo degli sfollati, che sono 784 nel complesso, 658 dei quali hanno trovato alloggio presso gli alberghi convenzionati con la Protezione civile regionale, mentre i rimanenti si sono sistemati presso amici o parenti. 10 milioni di euro è lo stanziamento del governo per i primi interventi di soccorso ed assistenza alle popolazioni terremotate, con la possibilità di richiedere risarcimenti fino a 25 mila euro, per rendere agibili le abitazioni danneggiate.
(foto: alcuni edifici danneggiati dal terremoto. Riquadro, la mappa Ingv delle scosse nel mare Jonio)