La “Sea Watch 3” è al riparo nelle acque siracusane. Il PD chiede lo sbarco immediato

La “Sea Watch 3”, a causa delle avverse condizioni meteo, è entrata nelle acque territoriali italiane e si trova, attualmente al largo delle coste di Siracusa (a 1 miglio -2 km – a Nord di Punta Magnisi), per garantire la sicurezza dell’unità e delle persone a bordo. Lo riferisce un comunicato della Guardia Costiera di Siracusa. Sul posto sono presenti le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. La “Sea Watch 3” ha iniziato la navigazione sette giorni fa, dopo aver soccorso 47 migranti che erano su un gommone in difficoltà, nelle acque libiche. Ieri pomeriggio il sindaco di Siracusa ha scritto una lettera al ministro della marina Mercantile, chiedendo di essere autorizzato ad aprire il porto della città ed accogliere la nave. A fargli eco, questa mattina, sono l’ex parlamentare nazionale Sofia Amoddio, l’ex assessore regionale Bruno Marziano, l’ex parlamentare regionale Marika Cirone, la consigliera comunale Pamela La Mesa e l’ex consigliere di Grottasanta Angelo Greco. In un documento, i cinque esponenti del Pd, chiedono che sia consentito immediatamente lo sbarco. “È un atto di fraternità” – scrivono – “di amore e di rispetto della vita accogliere chi è in difficoltà. È un atto politico rivendicare la solidarietà come valore”. Fermo sulle sue posizioni il governo centrale, che è pronto a mandare sulla “Sea Watch 3”  medici e viveri, ad offrire assistenza ma senza autorizzare lo sbarco.

(foto: repertorio internet)