
“Di fronte a fatti come questi, diventa fondamentale costruire sinergie e reti ancora più forti, grandi e virtuose, capaci di arginare una mafia ormai sempre più ‘mercatista’ che comunque non rinuncia allo schema tradizionale delle pressioni, dell’intimidazioni e della prepotenza”. Lo ha detto il segretario generale regionale della Cgil, Michele Pagliaro, condannando il gesto intimidatorio contro Chiara Natoli, attivista dell’associazione Libera contro le mafie di Palermo, alla quale è stata incendiata l’automobile. Un gesto inqualificabile per il numero uno della Cgil siciliana, una “conferma che dobbiamo ancora continuare a lottare contro la prepotenza del malaffare e di tutte le mafie”. “Il mio attivismo è sempre stato un agire collettivo” – scrive Chiara Natoli su Facebook – “e per questo quelle fiamme non colpiscono me, ma tutta Libera contro le mafie, i tantissimi che il 21 marzo sono stati con noi in piazza e tutto quel mondo” – aggiunge – “fatto da tante associazioni e singoli che ogni giorno opera lontano dai riflettori e che oggi sta vivendo accanto a me queste ore complicate”.
(foto: l’automobile distrutta dalle fiamme. Riquadro, M. Pagliaro – immagini da Facebook)