Vox populi, l’isola ecologica che non c’è. La singolare iniziativa di un residente nella zona balneare

Ha scelto un modo assolutamente originale per denunciare un problema che, ormai da tempo, accomuna tutti i quartieri della città, da Tiche a Grottasanta, da Ortigia alle zone balneari. Ed è una strada, tutt’altro che secondaria, in zona Fanusa, nelle vicinanze dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, che il nostro amico ha voluto portare all’attenzione dei media. Diciamo subito che si tratta di una strada pubblica, non di una trazzera, tra coltivazioni di prodotti biologici, a servizio di centinata di villette, dove mancano illuminazione pubblica  e marciapiedi. Ciò che non manca (ed è proprio questo l’oggetto della denuncia) sono i cumuli di rifiuti. Coperto da un sacco di plastica per la spazzatura, probabilmente non per nascondere la propria identità quanto, invece, per dare l’idea di come la spazzatura ci stia ormai sommergendo, il nostro “cicerone”,  ha documentato con un video la sua  “passeggiata ecologica” e l’ha spedita alla stampa locale. “Da un mese non si è vista alcuna bonifica” – sottolinea – “non un cantoniere, non uno spazzino, non un poliziotto”. Si chiede, insomma, una maggiore attenzione per quella porzione di territorio cittadino, dove lo svuotamento dei cassonetti dell’indifferenziata viene fatto a singhiozzo, mentre per la differenziata, così come per la disinfestazione ed il lavaggio dei cassonetti … meglio stendere un velo pietoso. “Se qualcuno ritiene che questa ‘cosa’ possa ritenersi un’isola ecologica” –  conclude provocatoriamente il cittadino – “ha piena facoltà a rinchiudermi per infermità mentale”.

(foto: i cumuli di rifiuti lungo la strada)