
L’aggressione subìta, venerdì mattina, dal direttore sanitario dell’ospedale “Trigona”, finisce sui tavoli del Tribunale. Lo ha annunciato il commissario straordinario dell’Asp 8, Salvatore Lucio Ficarra. “Di quanto accaduto” – dichiara – “stiamo provvedendo a trasmettere gli atti alla competente autorità giudiziaria perché vengano individuati i responsabili affinché tutti i nostri operatori, che si prodigano ventiquattrore su ventiquattro in ogni angolo della provincia al servizio della gente” – conclude – “possano sentirsi sicuri e tutelati in ogni momento”. Intanto, il comitato cittadino, con una nota, si dissocia “da episodi conflittuali, anche se solo verbali, fra utenti e personale sanitario”, ribadendo che “la volontà popolare è fortemente contraria al Piano di rifunzionalizzazione della rete sanitaria”. Al sindaco Corrado Bonfanti si chiede “di ritrattare la firma con cui approvò il piano di rifunzionalizzazione del Trigona e del Di Maria e di aprire nuovo dialogo con Asp e Regione”.Rivolgendosi all’assessorato regionale alla Sanità, il comitato chiede “di dare disposizioni all’ASP per la riattivazione entro lunedì 15 aprile 2019 del Punto Nascita e della pediatria dell’Ospedale Noto/Avola; di sospendere l’attuazione del decreto e di aprire un nuovo tavolo di concertazione anche” – sottolinea – “in considerazione delle condizioni in cui versano le donne in sciopero della fame, determinate a proseguirlo fino a che non avranno risposta, e del grave stato di allarme sociale espresso dalla cittadinanza della zona sud a causa dello stato di pericolo venutasi a determinare”.
(foto: un momento della manifestazione. A destra, il commissario straordinario dell’Asp 8, S. L. Ficarra- repertorio internet)