
Si sentono indignati, da melillesi prima ancor che da rappresentanti politici, i consiglieri di Ritorniamo al Futuro, Salvo Sbona, Pippo Sorbello, Pierfrancesco Scollo e Concetta Quadarella, per il silenzio della deputazione regionale e nazionale sulle vicende che riguardano il Comune di Melilli dove, da più di due mesi, c’è un sindaco agli arresti domiciliari ma l’amministrazione va avanti come nulla fosse. Nessuna barricata, né dal Movimento 5 Stelle né dal Partito Democratico, scrivono i quattro consiglieri dell’opposizione, i quali rimarcano, invece, l’importanza strategica che rivestono Melilli e le due frazioni di Villasmundo e Città Giardino, dal punto di vita economico. “Purtroppo però” – si legge nella nota – “la cittadinanza sta dovendo pagare un caro prezzo in termini di credibilità, di autorevolezza e di dignità”. Nel ricordare che, da mesi, a Melilli manca il rapporto di rappresentanza politica eletto-elettore, così come mancano alcuni servizi essenziali, con le strade sommerse da sterpaglie ed immondizia, i consiglieri di Ritorniamo al Futuro, invocano le dimissioni del sindaco. “Se non altro” – sostengono – “per il bene della collettività ridando così alle Istituzioni prestigio autorità e autorevolezza nella dialettica politica”.
(foto: repertorio internet. Riquadro, i consiglieri P. Sorbello, C. Quadarella, P. Scollo, S. Sbona)