
Tra gli argomenti dibattuti nella seduta del Consiglio comunale di ieri sera, anche l’ordine del giorno a firma di Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile, sulla nomina di Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, a Capo di Gabinetto. Una nomina inopportuna, secondo i tre esponenti dell’opposizione, i quali sostengono che bisognava, invece, attingere ai dirigenti o ai funzionari dipendenti dell’Amministrazione comunale, come è avvenuto sin dal 2013. Per quanto riguarda il compenso percepito dal Capo di Gabinetto, il segretario generale Danila Costa, ha spiegato che l’avv. Giansiracusa è stato inquadrato con contratto di pubblico impiego-categoria D, senza il riconoscimento di alcuna indennità aggiuntiva. Nessuna incompatibilità tra i due incarichi, come ha detto il vicesindaco Giovanni Randazzo, il quale, piuttosto, ha riconosciuto al Capo di Gabinetto una “grande disponibilità” e impegno nell’affrontare le varie questioni. A chiarire la vicenda sarà, comunque, la Regione, perché Salvatore Castagnino ha chiesto una relazione firmata dal sindaco e dai revisori legali da inviare, tramite Posta Elettronica Certificata, all’assessorato regionale alle Autonomie Locali.
(foto: il Capo di Gabinetto M. Giansiracusa con il sindaco F. Italia – immagine da Facebook)
