Correva l’anno …. in verità non  correva nessuno, al massimo soffiava ( e ad oltre 100 km orari), il vento che quella domenica 24 febbraio 2019, di danni a Siracusa e nel resto della Sicilia orientale ne ha fatti parecchi. Tra le “vittime” della furia di Eolo di quella domenica, anche un palo della pubblica illuminazione, posto all’interno di una rotatoria in viale Algeri, che venne letteralmente sradicato dalla base e piegato in due. Ad onor del vero, già alcune settimane dopo, il palo abbattuto venne sostituito con uno nuovo di zecca e nella zona ( dove quell’impianto di illuminazione al centro di un incrocio piuttosto critico, svolgeva un ruolo piuttosto importante ), si cantava già alla efficienza del Comune. Una euforia che, però, con il passare dei giorni, delle settimane e, adesso, dei mesi, è andata scemando sempre di più, fino a lasciare il posto alla delusione ed alla rassegnazione di essere incappati, invece, nell’ennesima incompiuta. Infatti, sebbene nel palo sia stato effettuato il cablaggio dei cavi, il collegamento alla rete elettrica e sia stata anche montata ed attivata la telecamera della videosorveglianza, mancano ancora alcuni elementi, indubbiamente i più importanti, visto che parliamo di incrocio critico: i corpi illuminanti, in altre parole …  mancano i tre fari! “Quanto dobbiamo aspettare, ancora?!” Questo l’interrogativo che si pongono i residenti, soprattutto quelli che giornalmente passano con le auto per quella rotatoria dove, nelle ore serali, è buio completo. Da viale Algeri, insomma, un appello a Palazzo Vermexio e, segnatamente, all’assessore al ramo, affinchè si intervenga a completare l’opera, riattivando l’illuminazione e ripristinando le condizioni di sicurezza. Oltretutto si tratta solo di montare tre fari e, a meno che non debbano essere interamente in oro zecchino con perle incastonate,  i costi ci sembrano tutt’altro che proibitivi!

(foto: l’impianto di illuminazione ancora incompleto)