Via Giuseppe Rizza, alla periferia nord di Acradina, uno dei quartieri più popolosi della città, è una via dove vivono decine di famiglie che, tutto sommato, non si lamentano tanto ma che, legittimamente, pretendono un minimo di attenzione da parte dell’Amministrazione comunale. Nulla di esagerato, ma giusto quanto basta per mantenere adeguati  livelli di vivibilità, igiene e decoro che, obiettivamente, specie in questi ultimi mesi, si sono sensibilmente abbassati. Come tante altre vie della città, anche via Giuseppe Rizza si trova, infatti, alle prese con il problema del “verde pubblico spontaneo”, o per dirla in termini più pratici, con le erbacce che crescono ai bordi della strada e lungo i marciapiedi. Un problema non proprio marginale, perché è vero che qui non si mette a rischio la visibilità e quindi la sicurezza, ma è anche vero che ne va della salubrità e dell’igiene oltre che, naturalmente, dell’immagine assai poco decorosa per una città civile. La presenza delle erbacce comporta, poi, un altro problema, che ne scaturisce inevitabilmente, cioè quello delle zanzare e degli scarafaggi che in quel “verde pubblico spontaneo” trovano il loro habitat ideale. In verità, qualcuno in via Giuseppe Rizza giura di aver visto, qualche giorno fa, un rettile, non proprio di piccole dimensioni, strisciare sul marciapiede ed infilarsi in uno di quei rigogliosi cespugli. Insomma, inutile dilungarsi perché il messaggio che parte da via Giuseppe Rizza è chiaro ed inequivocabile: urge un intervento di diserbo e disinfestazione generale. Del resto, se la gente versa i tributi al Comune è chiaro che si aspetta un minimo di corrispettivo, in termini di servizi. Confidiamo, come sempre, nella sensibilità dell’assessore all’igiene urbana affinchè i residente di via Giuseppe Rizza non abbiamo più motivo di lamentarsi.

(foto: due prospettive di via Giuseppe Rizza)