
Durante il question time di venerdì 25 ottobre, in Consiglio comunale si parlerà della cosiddetta “arena” di via Achille Adorno, nel rione Mazzarrona, un’opera che, per il contesto in cui è stata realizzata, ha dato adito a non poche discussioni. A riaccendere i riflettori su quello che doveva essere uno spazio di aggregazione sociale ma che, nei fatti, è sempre stato un ricettacolo di spazzatura, è la consigliera comunale del M5S, Silvia Russoniello, con una specifica interrogazione. La storia risale al 2013, quando con una ordinanza del dirigente del Settore Mobilità e Trasporti del Comune si dispose la chiusura di via Achille Adorno, per realizzare una gradinata quadrangolare in cemento armato. Il tutto, come ricorda Silvia Russoniello, perché quella strada, risalente al 1988, in realtà era stata costruita su un terreno di proprietà privata, che rientrava in un progetto di riqualificazione della zona. Di fatto, però, via Achille Adorno era transitata persino dagli autobus e la sua chiusura creò non pochi disagi tanto che, proprio per venire incontro alle legittime richieste dei residenti, accanto all’arena venne asfaltata una bretella, in realtà una bruttura a zig-zag, per collegare via Foti con la parte finale di via Achille Adorno. Di quel progetto di riqualificazione, però, non se ne fece più nulla e l’arena (molti la chiamano agorà), nel corso degli anni è diventata un luogo di schiamazzi e spaccio di droga, oltre trasformarsi in “piscina” ad ogni temporale. “Le proteste dei residenti sono state continue” – scrive Silvia Russoniello – “ed hanno anche prodotto un ricorso al Cga di Palermo, una interrogazione regionale in Ars a firma di Stefano Zito e continue richieste di intervento all’amministrazione Garozzo prima e Italia ora”. E pensare che il Comune avrebbe benissimo potuto fare ricorso all’istituto dell’usucapione per acquisire la proprietà di via Achille Adorno, considerato che, di fatto, per oltre 25 anni, è stata ad uso pubblico! Servono notizie precise, insomma, “sulla situazione generale della strada” – conclude Silvia Russoniello – “e su come si intenda intervenire per garantire il rispetto delle norme sull’ambiente e sulla sicurezza”.
(foto: l’arena di via Achille Adorno)

